Prato, dipinti “mai visti” della Fondazione de Vito insieme alle tele più suggestive del Seicento del Museo di Palazzo Pretorio danno vita ad un percorso espositivo che vuole raccontare l’impatto determinate della pittura di Caravaggio sugli artisti di scuola napoletana nel XVII secolo attraverso una scelta di opere delle due collezioni. La mostra, organizzata dal Comune di Prato in collaborazione con la Fondazione De Vito e curata da Nadia Bastogi e Rita Iacopino, presenta un numero di dipinti non elevato, ma di grande qualità, e si articola intorno ad alcune delle personalità più rilevanti della scena artistica partenopea. I dipinti di Palazzo Pretorio dialogano con quelli della collezione De Vito, secondo una sequenza cronologica, stilistica e tematica: un viaggio che inizia con il naturalismo post caravaggesco, nelle diverse interpretazioni degli artisti napoletani, fino ad arrivare all’espressività pittorica del linguaggio barocco; un itinerario in cui Battistello Caracciolo, Jusepe de Ribera, il Maestro dell’Annuncio ai Pastori, Bernardo Cavallino, Mattia Preti, Nicola Malinconico segnano le tappe di un’emozionante esperienza visiva ed emotiva.
Le CoLLezioni
Il Museo di Palazzo Pretorio di Prato conserva uno dei nuclei pubblici più importanti in Toscana di opere di Seicento napoletano, che in occasione della mostra è stato oggetto di ulteriori studi e di approfondimenti critici. Determinante è il contributo alla conoscenza della pittura napoletana del Seicento della Fondazione De Vito che con la sua collezione – formatasi grazie a Giuseppe De Vito (Portici 1924-Firenze 2015) studioso e collezionista di Seicento napoletano e fondatore del periodico “Ricerche sul ‘600 napoletano” – si configura, per qualità e interesse storico, come una delle più notevoli collezioni private di pittura napoletana del Seicento.

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ultimo aggiornamento: 16-01-2020


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